sabato 8 agosto 2009

IPSE DIXIT

Con questo numero di InChiostro inizia il nostro viaggio fra le dichiarazioni che hanno segnato la Seconda Repubblica Italiana e, ahimè, anche l’inizio di quella che dovrebbe essere la Terza… Da chi potevamo partire se non dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Dott. Cav. Silvio Berlusconi?

“Scende in campo l'Italia che lavora contro quella che chiacchiera. L'Italia che produce contro che quella spreca. L'Italia che risparmia contro quella che ruba. L'Italia della gente contro quella dei vecchi partiti. Forza Italia per costruire insieme il nuovo miracolo italiano.” (citato in Berlusconi: mi batto perché è rinato il PCI, Il Corriere della sera, 29 gennaio 1994)
“Con il ricongiungimento del Pds a Rifondazione si è ricostituito il vecchio Pci. Il Pds ha cambiato nome, ha modificato il simbolo, ma il segretario, il suo vice, la sede e le idee sono rimasti gli stessi. Hanno una mentalità statalista. Come possono presentarsi come nuovi quando non c'è stata legge di spesa che negli ultimi anni non sia stata approvata con l'appoggio o almeno l'astensione del Pci Pds?” (ibidem)
“Nonostante atteggiamenti volutamente devastanti, il Bossi è un buon italiano: è diverso dai vecchi e nuovi marpioni della politica. E in questo me lo sento fratello.” (S. Berlusconi, da Panorama, 4 febbraio 1994)
“Bossi, quando parla, sembra un ubriaco al bar.” (S. Berlusconi, da L'espresso, 26 agosto 1994)
“Questi giudici sono doppiamente matti! Per prima cosa, perché lo sono politicamente, e secondo sono matti comunque. Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana.” (S. Berlusconi, citato in la Repubblica, 5 settembre 2003)
“Io non ho mai attaccato i giudici, anzi è il contrario.” (S. Berlusconi, citato in Riforme, Berlusconi rivede l'agenda "Federalismo prima della giustizia", la Repubblica, 27 dicembre 2008)
“Chi è scelto dalla gente è come unto dal Signore.” (S. Berlusconi, da la Repubblica, 27 novembre 1994)
“Non ho mai proclamato questa sciocchezza. Di essere unto dal Signore. [...] Gli uomini che avevano responsabilità di governo in passato erano considerati unti dal Signore. Ma con la democrazia il potere del governo è nella sovranità del popolo, e quindi potremmo dire che sono unti dagli elettori.” (dalla trasmissione Radio anch'io; citato in Berlusconi a tutto campo: riforme, pensioni andiamo avanti, la Repubblica, 9 marzo 2004)
(Riferendosi ad alcuni contestatori, che lo apostrofavano come "buffone")”Padre perdonali, non sanno cosa fanno.” (dall'inaugurazione del nuovo padiglione dell'ospedale S. Matteo a Pavia; citato in Berlusconi si prenota al governo "Tra tre anni ancora premier", la Repubblica, 16 marzo 2004)
Abbiamo, quindi, un Presidente del Consiglio chiaro e deciso… Come la sambuca! Ma facciamo che siano proprio le Sue parole a concludere questa carrellata di Sue citazioni:
“In politica chi cambia, chi non è coerente, viene considerato un fine politico. Io non sono un fine politico, sono un rivoluzionario in politica, politicamente scorretto. E me ne vanto.” (dalla trasmissione Porta a Porta; citato in Le promesse di Berlusconi "Meno tasse per tutti dal 2005", la Repubblica, 6 aprile 2004)


Alberto Piloni

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