sabato 8 agosto 2009

ELEZIONI PER CHI?


Io ho votato alle elezioni accademiche e vorrei ringraziare di persona tutti quelli che l’hanno fatto, tolgo la maschera del membro di un gruppo studentesco e dimentico la mia preferenza: ringrazio tutti coloro che hanno votato a prescindere dalla loro scelta.

13 Maggio, per la maggior parte degli studenti è stata la fine del calvario dopo un mese di volantinaggi e gazebi a tappeto in Largo Gemelli, Passaggio Gnomo, Sant Agnese e persino Morozzo della Rocca! Solo per il 16,37 % degli studenti è stato giorno di elezioni. Finite le elezioni bisogna fare i conti con la realtà e valutare cosa è successo veramente. Una sola verità spicca in quei dati: quasi nessuno va a votare. Io ho portato tutti i miei amici, ne ho parlato con tutti i miei compagni dei corsi (quelli che frequento, si intende) e così abbiamo fatto tutti. Noi della Formica Democratica insieme a tutti gli altri membri dei più variegati gruppi studenteschi abbiamo convinto i nostri conoscenti a seguirci nei seggi con il badge, “ci vogliono solo 2 minuti”.

MA GLI ALTRI? Che cosa è successo a tutti quelli studenti che nessuno di noi (la simpatica e rumorosa carovana dei gruppi) conosce? Per loro non è successo nulla. Tante parole e tante chiacchiere sulla democrazia si sfracellano di fronte a un misero 16,37 % di affluenza. Leggo questo dato e mi chiedo a cosa sia servito, come membro di un gruppo mi guardo allo specchio e chiedo al mio riflesso “per cosa mi sono impegnata negli ultimi mesi?”. Lo chiedo a me e lo chiedo a voi, a cosa sono servite queste elezioni? Oggi vorrei poter parlare a tutti quegli studenti con cui non ho potuto parlare durante la campagna elettorale e vorrei chiedergli perché non sono venuti a votare.

Quante volte ci siamo chiesti a cosa serve quel corso nel nostro curriculum? Quante volte ci siamo domandati perché tutti gli appelli di esame si ammassano a fine anno? Quante volte ci siamo semplicemente lamentati per qualsiasi cosa? Guardando i risultati elettorali concludo che io condivido dubbi e consigli verso la nostra università solo con il …. % degli studenti. Tutti gli altri la trovano perfetta, devo concludere questo. Se non fosse così sarebbero venuti a votare, avrebbero preso i nostri volantini e li avrebbero commentati, avrebbero parlato con noi e con i membri degli altri gruppi dicendoci cosa pensavano.

Forse ognuno di loro aveva un valido motivo per non votare: un impegno imprescindibile, un esame il giorno dopo, una lezione a cui si è in ritardo, una settimana pesante che ha portato via la voglia di fare qualsiasi cosa… si, forse ognuno ha la sua motivazione. Forse esagero io, io che ho visto le persone dei gruppi lavorare in questi mesi cercando di dare il loro contributo (criticabile nei risultati ma non nei mezzi) alla nostra università, a dare importanza alle elezioni accademiche, forse sono io che vedo il mondo con una lente diversa dagli altri, però nessuno mi convincerà che non si possano trovare 2 minuti (erano davvero 2 i minuti) per recarsi al seggio e scegliere chi mandare in Consiglio di Facoltà!

Alessandra Gatti

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