giovedì 10 dicembre 2009

Il nuovo curriculum in Istituzioni e organizzazioni per la cooperazione

Quest’anno, durante il mese di settembre, proprio mentre infuriava la sessione di esami, mi sono soffermata a guardare la guida di facoltà. Cercando i corsi che mi aspettano in questo terzo anno scopro che quasi nessuno combacia con quelli che mi ricordo!
Niente panico, riflettiamo. L’avvertenza “Nell’a.a. 2009/2010 è attivato il I anno di corso” mi chiarisce le idee. Il mio curriculum è appena stato cambiato e molti corsi non sono come li ricordavo. Se avessi letto con attenzione la guida di facoltà avrei notato che il libro cambiamento sta nel nome del curriculum. Il mio idealistico “Cooperazione, sviluppo e pace” si è trasformato in un più professionale e pragmatico “Istituzioni e organizzazioni per la cooperazione”. Niente più sviluppo, quindi? E della pace che ne facciamo?
Il primo anno è rimasto uguale. I primi 60 crediti della vita accademica di uno studente di scienze politiche sono sempre gli stessi: un’infarinatura di economia, sociologia e politologia. Caratterizzante del curriculum resta antropologia culturale: un invitante viaggio nelle differenze culturali.
Il secondo anno, invece, cambia. Un esame da 5 crediti a scelta da una lunga lista da allo studente la possibilità di caratterizzare il suo piano di studi. Diventa obbligatorio Tutela Internazionale dei diritti umani seguito, al terzo anno, da un altro corso a scelta di diritto internazionale. Ora capisco il perche del cambio del titolo: non è solo un cambio di forma ma anche di sostanza!
Al terzo anno, si riducono le scelte fra le economie ma si riconferma la lista di corsi. Finalmente si spiega il perché di un piano di studi da compilare! Poter essere più liberi di scegliere i corsi sarà sicuramente un vantaggio per ognuno di noi.
Purtroppo devo smettere di sognare e ricordarmi che devo cercare il mio curriculum e non guardare quello degli altri! L’unico modo che ho ora di sapere quali corsi mi aspettano è cercare la guida vecchia sul sito di facoltà.
Ora devo solo sperare che tutti leggano l’avvertenza e nessuno inizi a frequentare corsi seguendo il curriculum nuovo…

Alessandra Gatti

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