giovedì 10 dicembre 2009

ESSERE ITALIANO E VIVERE ALL’ESTERO CON BERLUSCONI

Vivere all’estero per un italiano implica il doversi confrontare quotidianamente con una serie di luoghi comuni difficili da sradicare.
Primo fra tutti, e non poteva essere altrimenti, la mafia. Non esiste occasione, cena, serata in cui non scappi una battuta, uno scherzo, una risata al riguardo. Questo accade non tanto per cattiveria o per mancanza di gusto ma per ignoranza: all’estero e’ infatti radicata la triste immagine che la mafia sia “cool”! Nulla di che stupirsi, oramai ci dovremmo avere fatto l’abitudine considerando serie televisive come The Sopranos o film come The Godfather che promuovono un’immagine distorta e surreale della mafia stessa. Noi italiani sappiamo bene che la vera mafia e’ quella impersonata da Provenzano che viveva rintanato come un topo da 35 anni in uno squallido buco sottoterra cibandosi di quello che ogni tanto i suoi uomini gli portavano... Altro che le ville, le donne, le auto e gli yachts del buon Vito Andolini!

Mafia a parte, sopravvive il pur sempre forte luogo comune della Dolce Vita degli italiani “spaghetti, pizza e mandolino” che in sintesi esprime l’idea che gli italiani siano abituati alla bella vita, al buon cibo, al divertimento e che, per contrasto, siano pigri, svogliati e poco orientati al lavoro; che non siano molto affidabili e che spesso e volentieri cerchino di cavarsela con il minimo sforzo possibile. Normalita’ e’ che quando un italiano all’estero dica un orario, gli venga automaticamente chiesto “real time or Italian time?” che implica appunto quanto poco credibili siano le affermazioni di un italiano agli occhi di uno straniero...

Altra presunta conseguenza dell’italianita’ e’ il fatto che agli occhi degli altri, noi tutti nati nella Penisola, respiriamo, mangiamo e viviamo solo ed esclusivamente di calcio. Una delle primissime domande che vi verranno rivolte all’estero e’ “which football team?” e se per caso uno osasse affermare che il calcio non gli interessa, la reazione sarebbe di stupore generale! Personalmente il calcio mi piace e questa situazione non mi crea disagio, a differenza delle precedenti che possono essere considerate molto irritanti se non addirittura offensive.

Quindi, come appare chiaro a tutti, gli italiani all’estero devono sopportare una serie di luoghi comuni, talvolta anche molto sgradevoli, che spesso e volentieri non gli appartengono. A tutto cio’ si e’ sommato un ulteriore problema prima sconosciuto: l’ anomalia Berlusconi.

Mai come prima d’ora un Primo Ministro (democraticamente eletto) e’ riuscito a rendersi tanto ridicolo agli occhi dell’opinione pubblica mondiale quanto quello attuale. Non importa l’estrazione politica dell’interlocutore straniero, liberale o conservatore, repubblicano o democratico, socialista o popolare; agli occhi di tutti l’anomalia Berlusconi risulta incomprensibile per un paese di lunga tradizione democratica, tra i piu’ ricchi al mondo, membro del G8 e fondatore dell Unione. La domanda piu’ ricorrente e’ se veramente gli italiani lo abbiano votato per ben 5 volte e la frase e’ spesso accompagnata dalla domanda se per caso avesse rubato le elezioni perche’ agli occhi di uno straniero sarebbe quasi piu plausible credere a brogli piuttosto che a una reale scelta del popolo italiano. E qui, mi duole ammetterlo, mi darebbe un certo sollievo (se non altro mi ridurrebbe l’ imbarazzo) il poter affermare che effettivamente le elezioni sono state rubate e che gli italiani mai avrebbero eletto (e rieletto) un Premier come questo o che quantomeno errare humanum est sed perseverare diabolicum. Pero’ la dura e cruda realta’ che sono costretto ad ammettere e’ che gli italiani vogliono Berlusconi, lo hanno sempre voluto e lo hanno sempre votato a larga maggioranza!
Vi lascio intendere quali possano essere i successivi commenti dell’interlocutore straniero...

Non e’ necessaria una fervida immaginazione per capire lo sgomento di un cittadino europeo quando viene informato dello stradominio mediatico di berlusconi; del fatto che sia di gran lunga l’uomo piu ricco del paese; del fatto che sia imputato in decine di processi (inclusi processi per mafia) e del fatto che, piuttosto che difendersi in aula, usi il potere legislativo del Parlamento a suo personale uso e consumo; del fatto che sia assodata la colpevolezza dei suoi piu stretti collaboratori; del fatto che si promuova come strenuo difensore della famiglia nonostante sia divorziato due volte e faccio uso abituale di prostitute (cosa che a me assolutamente non interessa, pero’ all’elettore cattolico medio in teoria si...); del fatto che la sua serie interminabile di gaffes con i leader stranieri ci stia trascinando nel ridicolo; del fatto che le esternazioni di alcuni membri del suo governo diano adito ad accuse di razzismo da parte degli organismi internazionali; e cosi si potrebbe proseguire per tutte le pagine di InChiostro...
Dicevo, quindi, che normale e’ lo stupore del cittadino medio europeo. Ma quello che non ero invece ancora pronto a subire era la presa in giro da parte di cittadini di paesi che, in teoria, dovrebbero stare molto al di sotto del nostro nella scala dello sviluppo e della democrazia... L’anomalia Berlusconi, oltre ad essere chiaramente inaccettabile nei paesi sviluppati, sta diventando discutibile anche nei paesi in via di sviluppo e anche in quelli non completamente democratici.
Mi e’ capitato di sentirmi dire in Malesia che “qui da noi non sarebbe mai stato possibile avere uno come Berlusconi al potere”; un Thailandese mi ha ricordato che il tycoon delle telecomunicazioni locale (n.b.: Thaksin Shinawatra) e’ stato deposto a furor di popolo quando era ormai chiaro a tutti che difendeva esclusivamente i suoi interessi (e qui il paragone e’ piuttosto calzante a mio avviso...); diversi Indonesiani mi ribadivano che nemmeno ai tempi del dittatore Suharto era formalmente concesso al Primo Ministro di possedere reti televisive; e cosi via...

Ma noi, si sa’, siamo Italiani!

Ci piace guardare la partita con la coppola in testa mentre mangiamo un bel piatto di spaghetti con la Tarantella di sottofondo durante l’orario di lavoro, di conseguenza il fatto che continuiamo a eleggere un uomo che ci rende ridicoli agli occhi di tutti non suscita ne sdegno ne preoccupazione, tuttalpiu’ viene apostrofato come “hai visto che han combinato gli italiani?”, viene sottolineato con una grassa risata, qualche battuta denigratoria e un altro anello alla catena dei luoghi comuni sugli italiani...

E’ dura... E’ veramente dura, ve lo garantisco!

Davide Cirelli

1 commento:

  1. ... già, purtroppo hai veramente ragione: agli occhi degli stranieri, noi italiani siamo mafiosi, tutti "spaghetti, pizza e mandolino"... e posso assicurarti che, se sei siciliano o napoletano, i commenti si fanno ancora più offensivi... a quelli da te elencati, io aggiungo altri luoghi comuni sugli italiani quali, ad esempio, l'atteggiamento profondamente cristiano cattolico (dovuto, probabilmente, alla presenza del papa in italia) e l'estrema (leggi malsana) eleganza nel vestire (talvolta giudicata psicopatica nelle donne, e sinonimo di omosessualità negli uomini)... e poi, come scrivi giustamente anche tu, da quando berlusconi è stato nominato (democraticamente??!!!!) primo ministro, i commenti si sono notevolmente inaspriti... pensa che a me, una volta, hanno chiesto di commentare le 10 domande che il direttore di repubblica rivolse tempo fa a berlusconi... però a me, nonostante tutto, l'italia manca e provo una grande rabbia nel constatare, giorno dopo giorno, che all'estero tutto funziona, mentre nel nostro caro bel paese si fa fatica persino ad iscriversi in palestra...

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