sabato 31 gennaio 2009

Cacciati dall'auletta resta solo il corridoio

Parlare di spazi in un’università come quella Cattolica significa affrontare una problematica non indifferente. Tanto più quando questi spazi sono quelli da destinare agli studenti. E’ noto che in un periodo come quello invernale, trovare un luogo in cui poter studiare può effettivamente rappresentare un problema. Figuriamoci quando si tratta di trovare un’aula in cui gli studenti stessi possano produrre attività culturali esterne all’ambito accademico. Misteriose sono le logiche che avvolgono l’assegnazione delle aule ai gruppi culturali legati all’università. Certo è che per mancanza di norme di sicurezza alcuni gruppi sono o verranno allontanati dalle loro aule e temporaneamente lasciati in balia dei corridoi proprio a pochi mesi dall’avvio della competizione elettorale accademica. Il rischio più grande è collegato direttamente al mancato adempimento dello spirito multipolare di produzione culturale. I gruppi più a rischio sono proprio quelli che in questi mesi si sono dimostrati più attivi. Risulta quindi cruciale riuscire a dare a tutti le stesse possibilità per garantire quello spirito incarnato nell’etimologia della stessa istituzione universitaria cattolica.

Da: La Repubblica Milano, 28 Gennaio 2009

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