“A tutti gli uomini liberi e forti, che sentono alto il dovere di cooperare ai fini supremi della Nazione, senza pregiudizi né preconcetti, facciamo appello perché uniti insieme propugnino nella loro interezza gli ideali di giustizia, libertà e solidarietà”. Cosi può iniziare l’appello che facciamo dal primo numero del nostro giornalino agli studenti e alle studentesse dell’Università Cattolica affinchè si uniscano a noi per creare ed alimentare il nuovo gruppo riformista e di ispirazione democratica all’interno dell’ateneo. Crediamo fermamente nei principi iscritti nella nostra Costituzione repubblicana, nella democrazia e nella centralità dello studente e per questo vogliamo che tutti possano sentirsi partecipi all’interno della vita universitaria per cercare di creare cultura e sintesi fra idee differenti, per cercare di migliorare la qualità dei servizi all’interno della Cattolica.
La Formica Democratica ha le potenzialità per arrivare dove l'istituzione universitaria non e ancora giunta: far parlare gli studenti, farli confrontare fra loro e con chi ne sa più di loro, incentivare lo scambio di patrimoni culturali preziosi per la crescita individuale e collettiva.
Con le riforme che si sono susseguite in questi anni, con i ritmi che il mondo del lavoro impone, l'università sta diventando sempre meno luogo di discussione e dibattito (compito che, al contrario, dovrebbe esserle naturale) e sta diventando, invece, luogo soltanto di passaggio e di fruizione di servizi (quasi un esamificio o creditificio). Questo lo vediamo anche all'interno dei nostri chiostri. La cultura e lo scambio di idee si sono appiattite e la formazione, di conseguenza, ha perso il suo valore e la sua importanza fondamentali.
La nostra associazione si propone di unire professori, ricercatori, universitari, giovani e tutte quelle persone, donne e uomini, che credono nell'importanza del Sapere. Questo e il compito che spetta anche a noi, nel nostro piccolo, all'interno della Cattolica: riunire chi ha a cuore l'università ed essere luogo di proposte per la riforma e il miglioramento del sistema universitario e del sistema paese. Riaccendere, per quanto possibile, il dibattito su tematiche principalmente universitarie (ma non solo) e non su questioni ideologiche, su programmi e proposte concrete, più che su macrosistemi ed aria fritta.
Il nostro obiettivo deve essere lo studente e i suoi bisogni e la costruzione dell'università, appunto, a misura di studente. Il cammino e lungo, ma l'entusiasmo e la determinazione che molti hanno dimostrato in questi giorni ci fa ben sperare per il futuro: Si può fare!
«Dobbiamo essere noi quel cambiamento che vorremmo vedere realizzato nel mondo»
(Gandhi)
Alberto Ratti
lunedì 12 gennaio 2009
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