lunedì 9 novembre 2009

L'aula che non c'è...

Alla cortese attenzione della Direzione di Sede,


In data 26 ottobre ci è stata comunicata la decisione della Direzione di Sede di cambiare l’assegnazione delle aule destinando le due aule prima destinate ai gruppi Comunità Antagonista Padana e Azione Universitaria ai due gruppi che alle scorse elezioni accademiche hanno ottenuto rappresentanza, Formica Democratica e Movimento Universitario Padano.
Oggi, 9 novembre, questa decisione non è ancora stata resa operativa. Il gruppo Azione Universitaria “occupa” l’aula che avrebbe dovuto lasciare dieci giorni fa non dando la possibilità agli altri gruppi di avere lo spazio che gli è stato riconosciuto.
Il problema che, come gruppo riconosciuto rileviamo, ben prima di essere la mancanza di uno spazio in cui svolgere le nostre attività, è la totale assenza del rispetto delle regole che il gruppo Azione Universitaria ha dimostrato. Fra i gruppi ci sono sempre stati buoni rapporti basati sul rispetto reciproco delle attività altrui e delle autorità dell’Ateneo. Questo rispetto è venuto meno e chiediamo che la Direzione di Sede prenda provvedimenti a riguardo.
Se si tollera che le decisioni della Direzione di Sede non vengono rispettate dai gruppi si rischia di rovinare i rapporti che si sono instaurati in questi lunghi anni e, soprattutto, si legittima la scelta di non rispettare le regole dell’università. Il rispetto delle regole dell’università è fondamentale perché le attività dei gruppi risultino una possibilità per gli studenti interessati e non un tentativo di trovare potere politico.
Ci preme inoltre sottolineare che l’intervento di esterni, che siano studenti di altre università o politici, non dovrebbe essere tollerato. L’Università è un’istituzione che non deve essere “sporcata” dagli equilibri esterni, l’esistenza di gruppi studenteschi non è e non deve essere rappresentativa di equilibri esterni ma deve essere un’offerta agli studenti che vogliono impegnarsi in attività o recarsi ad incontri organizzati da altri studenti.
Chiediamo alla Direzione di Sede di far rispettare le sue decisioni al più presto per non legittimare in alcun modo l’anarchia attuale.
Confidiamo in una pronta risposta e rinnoviamo la nostra stima per l’attività e le scelte della Direzione di Sede.

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